martedì 13 novembre 2007

Il ragioniere



(Scritto ieri)

“Dlin dlon”
“Chi è?”
“Il ragioniere”
No, caxxo, il ragioniere no, meglio qualcuno con una falce…
E sì, oggi è lunedì, sono le 18 e 08 e l’aria è pesante. E’ il tipico pomeriggio in cui ti può far capolino un ragioniere dallo spioncino.
Il ragioniere è l’amministratore del mio parco, ferreo detentore del titolo da ormai sei anni, dopo una triste catena di carriere bruciate troppo presto. Il suo giorno è il lunedì, the accountancies’s day. Poiché è un giorno faticoso ha pensato bene di autoprescriversi a noi parchensi come suppostina rivitalizzante di inizio settimana. Una posologia tattica, da ragioniere.
Può stupirti quando suona alla porta, ma in realtà il suo arrivo, oltre che dalla ciclicità, è annunciato da presagi evidenti, riconoscibilissimi.
Già da domenica sera qualcosa cambia. L’entità sovraindividuale e sovracondominiale Parco, maschile nel genere ma femminilissima in umori e mutamenti, viene investita da una sorta di sindrome premestruale. Genera sopra i nostri tetti una coltre spessa, gonfia, carica di risentimenti, avversioni oblique tra pianerottoli, propositi di vendetta, imbastiture di complotti.
Tutto pronto a defluire nell’arrivo del ragioniere, con una mestruazione divisa in due fasi.
Prima la riunione condominiale, poi la capillare operazione da Gestapo di riscossione quote, interno per interno.
Non ho mai preso parte a una riunione, vivaddio, ma dal mio numero 6 avverto le vibrazioni negative che essa sa sprigionare, anche attraverso gli infissi serrati. Se poi esco risento di un altro noiosissimo effetto collaterale, il linciaggio silente da passaggio coatto. Per quanto cammini periferica, distratta, accelerata, col bavero alzato, so già che dal seminterrato sede di trattative mi hanno vista, e mi stanno già gettando addosso delle colpe. Tutti.
Io comunque il ragioniere, come modesta inquilina, lo conosco solo nel suo secondo incarico, quella che si svolge ad personam.
In quei momenti ti trovi al cospetto di un figurino compito, netto nei contorni, senza sbavature, misurato nelle parole e nei gesti. Diplomatico, automatico, asettico. Non beve, non mangia, non fuma, se pretendi di ammansirlo con qualche genere di conforto ti rendi conto subito di stare sulla strada sbagliata.
Ha bisogno di un appoggio, e lo reclama a una media di 8-9 secondi dai convenevoli. Deve entrare in casa, e avere un tavolo possibilmente sgombro e pulito, altrimenti manifesta espressioni di disappunto.
Nella sua rarissima cartellina Buffetti fuori misura ha tutto, tutto ciò che serve a romperti i maroni di lunedì pomeriggio. In un attimo tira fuori la tua anamnesi condominiale, fatta di arretrati, conguagli, saldi, amenità varie.
Oggi ha cercato i miei bollettini nel suo dossier nero, scorso un po’ di cognomi con indice da ragioniere insalivato e poi estratto il corposo blocchetto che mi riguarda.
Calcolatore cinese alla mano, la mia situazione si è rilevata abbastanza seria, seria ma non grave. Un arretrato di euro 251, per servirla.
“Ragioniere io sensibilizzo mio padre, magari passi lunedì prossimo”.
Lunedì prossimo non ci saremo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Minchia.. "Il ragioniere è bellissima!"

Anonimo ha detto...

Il parco è la vita mia... ;) proprio bellino, immediato, scattante... complimenti! :P