domenica 22 novembre 2009

Effetto domino - Non domino l'effetto


Scegliere lo strumento
di un tormento;
elevarlo al rango d'amore
e perdere del tuo tempo ore e ore.
Staccarti come una figurina dalla realtà
senza aderire più a nulla di comune utilità.
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L'utilità di questi versi
è paragonabile a quella di frammenti dispersi:
a monte di ognuno c'è un senso compiuto,
ma sono solo tracce del senso perduto.
Vacuo gioco di parole
per dare sfogo in rima
alla sfuggita ispirazione nata prima.
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"Prima" è avverbio da far entrare
nel vocabolario di chi col tempo non si sa regolare.
Nel tedioso languore della procrastinazione
dirsi "ora" e non "dopo"
è igienica autoprescrizione,
come non bere e non fumare.
Conscia della norma salutare,
rimarrò seduta ancora un pò,
a bere fumando,
rimandando, rimandando.

domenica 1 novembre 2009

Prima media

Osservare il loro modo di camminare, sghembo e scoordinato, i problemi di convivenza in un banco condiviso e le diverse forme che l’attenzione assume sui loro visi. Precisa, periferica, svagata, assente.
Vederli scrivere seri con una penna con un piumotto fucsia, andare in bagno simulando il moonwalk, litigare a mensa. Trovarne uno che, nel baccano, prega prima di mangiare.
Ascoltarli balbettare dolcemente pur avendo studiato tutto e bene; sentirli ammettere sorridendo, con una mano in testa, che non ci hanno capito niente.
Scoprirli mentre cercano di nascondere un foglio prezioso con un fantastico planisfero reinventato per il Risiko del sabato pomeriggio.
Immaginare la tendenza che avranno nel vivere le loro storie d’amore.
L’imprendibile, quella che strapperà tremila cuori, quello che si sistemerà con una e per sempre, quello che nessuna riuscirà mai a capire.